L'angolo dello Slash


Piccolo angolo dedicato a storie a carattere omosessuale,
principalmente maschile.
Consigli di lettura, scambio di opinioni...
Un piccolo blog per amanti dello slash, in tutte le sue forme!
Buona permanenza.

domenica 23 gennaio 2011

[Romantico] 5 bei posti per fare l'amore, di ISI

Titolo: 5 bei posti per fare l'amore
Autore: ISI
Categoria: Originale, Romantico
Rating: Rosso
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico.
Stato: Raccolta, Conclusa.
Riassunto: "5 bei posti per fare l'amore, una fanfiction per ogni posto, una coppia diversa (e rigorosamente slash) per ogni fanfiction.
Buona lettura,
ISI."

***

Questa piccola raccolta è quel che ci vuole quando si cerca qualcosa di breve, piacevole, ma al contempo curato.
Cinque storie, cinque coppie, cinque luoghi dove fare l'amore.
Ma anche dove scoprirlo, l'amore. O dove ci si rende conto che forse amore non è, quello finora provato.
I personaggi e le situazioni sono fra di loro collegate, ma la coppia principale cambia ad ogni shot.
Simpatici siparietti di quotidianità si alternano a momenti di introspezione e malinconia, soddisfacendo così tutti i gusti.
Senza dimenticare, ovviamente, il sottile erotismo mai troppo pesante o volgare che accompagna le vicende.



martedì 18 gennaio 2011

[Romantico] Stella di Sabbia, di Melanto

Titolo: Stella di Sabbia (serie)
Autore: Melanto
Categoria: Originale, Romantico.
Rating: Giallo/Arancione
Genere: Commedia, Romantico, Malinconico.
Stato: Serie di Storie, conclusa.
Riassunto: "Stella di Sabbia" è una raccolta composta da tre one-shots ed un Extra che ruotano attorno a quattro ragazzi del lido 'Stella di Sabbia' sulla riviera romagnola.
Le storie (in ordine di lettura) sono:


- La Caipiroska del Duca: "E poi…E poi c’era lui.
Giulio l’aveva visto per la prima volta proprio quell'estate. Veniva in spiaggia sempre da solo e sempre alle cinque. Non portava né zaini né borse, ma solo un libro, il cellulare e le chiavi. Si fermava lì, sulla rotonda, accomodandosi in uno dei lettini in vimini dai cuscini rivestiti con fresco tessuto ed ordinava una Caipiroska. "

- Il centro della Clessidra: "Giulio raggiunse il lettino, guardandosi attorno, ma di lui nemmeno l’ombra. Scomparso in un attimo, dissolto come fosse stato un fantasma, rapito dal vento come granello di sabbia. Era bastato distrarsi per un solo momento e gli era sfuggito.
Senza nascondere la delusione, gli occhi scivolarono lungo il profilo del bicchiere vuoto lasciato sul tavolino; tutto ciò che gli era rimasto di lui."

- Stella di Sabbia: "Ma cosa era davvero cominciato, Giuseppe non l’aveva mai capito o, forse, non aveva mai voluto comprenderlo perché a nessuno piaceva sentirsi usati. Andava tutto bene quando aveva bisogno di lui, della sua consolazione tra le lenzuola del suo letto, ma una volta fuori… nessuna pietà. Il Teorema di Ferradini funzionava anche nel suo caso in cui l’unico ad essere trattato male, alla fine, era solo lui, proprio il tenero amante."

- EXTRA: Il Ribelle: "Il suo Duca – perché tale sarebbe stato per sempre – era come comparso dal nulla, d’improvviso, e gli aveva totalmente cambiato la vita. Niente più colpi di testa, niente più agire senza pensare. Nicola era diventato quella riflessività che gli era sempre mancata e anche la serenità di un rapporto che sembrava destinato a rimanere stabile per molto, molto tempo. E lui avrebbe fatto in modo che quel tempo non si esaurisse mai."

***

Lo ammetto, stavo per propinarvi un'altra storia angst; non che la precedente, "Four", lo fosse, ma di certo sono poche, finora, quelle senza toni drammatici/malinconici al loro interno.
E siccome, almeno da me, ci pensa il tempo a buttarmi giù moralmente e fisicamente, vediamo di richiamare a noi le gioie di un estate ancora lontana!
Soprattutto, facendo sì che sia di un rating accessibile a tutti - anche se dal prossimo post si dovrebbe salire.
"Stella di Sabbia", come avrete capito è il nome di una serie di tre shot ambientate nel periodo estivo tra di loro collegate dal bar in cui lavorano i protagonisti - da cui il titolo prende il nome - più una shot extra collegata ad una delle due coppie.
E se il romanticismo è presente in tutte e quattro, insieme ad un'introspezione che rende queste brevi storie intense e piacevolmente immedesimabili, soltanto la shot "Stella di Sabbia" contiene una leggera malinconia che sfocia comunque in un lieto fine da me, perlomeno, tanto apprezzato.

Barista in un noto bar della riviera romagnola, il giovane Giulio tra un ordine e l'altro ammira da lontano la figura elegante e di bianco vestita di un bel biondo sconosciuto. 
L'unico punto di contatto fra loro? Una Caipiroska da servire alle 18, che il Duca Bianco sorseggia leggendo in solitudine.
E sarà proprio una Caipiroska servita senza essere ordinata, a svelare un interessamento che va oltre l'essere uno zelante lavoratore.
Tra cavani, bambini dalla pessima mira e pensieri poco consoni, riuscirà il povero Giulio a conoscere meglio il Duca?

E se le prime due shot, più il simpaticissimo extra (dove si scopre che anche i cani sono gay!), ci raccontano del simpatico barista, la terza shot ci presenta i suoi due colleghi, Massimiliano e Giuseppe.
Massimiliano che è etero, ha una ragazza, ma che, quando lei lo molla, passa regolarmente la notte con Peppe, senza avere il coraggio di approfondire il significato del loro rapporto.
E Giuseppe, che invece comprende benissimo la sua posizione nel mondo - soprattutto, la posizione dei suoi sentimenti per Massimiliano; Giuseppe che lo accoglie in casa, che cancella con il suo corpo il dispiacere del momento, senza pretendere nulla in cambio.
Una storia ciclica, senza "ma" o "perché" espressi ad alta voce, ma che consumano dentro fino ad esasperare.
O fino a dir basta.


 Melanto, come al solito, non delude mai!


Link alla serie: http://www.efpfanfic.net/viewseries.php?ssid=1037&i=1

domenica 5 dicembre 2010

[Soprannaturale] Four, di BuFr

Titolo: Four
Autore: BuFr
Categoria: Originale, Soprannaturale.
Rating: Rosso
Genere: Fantasy, oserei aggiungere Romantico, Introspettivo.
Stato: Long Fic, in corso...
Riassunto: "Il poliziotto integerrimo. L’artista cool. Il cattivo ragazzo. E un adolescente dotato di ingombranti poteri sovrannaturali, pronto a sconvolgere la loro quiete. Un mondo normale, e un altro che è un totale delirio. E un triangolo d’amore e desiderio persino troppo aggrovigliato. Tanto aggrovigliato, da avere quattro vertici."

***

Prima di tutto, le solite precisazioni di introduzione: sì, è un'Originale basata sul Soprannaturale e sì, ha richiami fantasy. No, non ci sono vampiri al suo interno e soprattutto sì, potete leggerla anche se siete amanti delle storie slash "normali".
Perché "Four", prima di tutto, è anche un po' commedia e la parte Soprannaturale è si presente, ma non in maniera tale da essere incomprensibile o da permeare l'intera trama.
Protagonista della storia è Christian Airman, ragazzino diciottenne dalla natura mista: in parte umano, in parte spirito - no, non quelli del paradiso (o inferno, purgatorio, amen).
Avendo il brutto vizio di leggere i libri - e anche le storie - sì dal primo capitoli, ma per poi passare all'ultimo per vedere come finisce, qua devo ammettere che all'inizio ero stata fuorviata: credevo che Christian fosse il solito ragazzino pestifero e strafottente, che crea solo guai.
E per creare guai, il signorino ne crea, ma di strafottente in lui non c'è proprio nulla. A causa della sua natura, il giovane ha delle visioni che gli permettono di vedere nell'imminente futuro situazioni di pericolo o potenziali catastrofi in un lasso breve di tempo.
Destinato a non essere creduto e percependo con disagio il suo essere sanguemisto, la personalità di Christian è tutta, fuorché cattiva o espansiva. Ingenuo all'inverosimile, timido oltremodo, ma con un fardello dal peso non certo leggero sulle sue spalle.

Proprio a causa di una serie di visioni, Chris entra in contatto con tre diverse persone che influenzeranno la sua vita, strappandola dalla monotonia e dal basso profilo che si era imposto: Will il poliziotto, Tyler il musicista e Harry l'oscuro soggetto.
Tre uomini, tre personalità differenti.
Eppure, tre legami fra di loro intrecciati, con un unico polo d'attrazione: Christian.
Ed accanto al lato romantico della storia, non bisogna dimenticarsi lo sviluppo sovrannaturale della faccenda: quanta influenza ha la natura di Christian nel suo relazionarsi con i tre pretendenti? E cosa vogliono da lui gli spiriti maligni che tentano di aprire un varco di passaggio a Cardenal?
Riuscirà il giovane Airman a far chiarezza in sé stesso ed in ciò che lo circonda?
Soprattutto, a fermare i piani delle creature malvagie che lo vogliono dalla loro parte?

Una bellissima storia, appassionante e ben scritta, con una trama che, per il genere che rappresenta - anzi, i generi -, è sviluppata con linearità e chiarezza.
Tanti i temi toccati: omosessualità, diversità, amicizia, ... 
Le uniche critiche che si potrebbero muovere riguarderebbero il protagonista, ma più per una questione di gusti che per altro: per qualcuno, potrebbe risultare un personaggio troppo "uke" - per dirla nei termini dei fandom -, troppo fortunato (per gli uomini che lo circondano), troppo insicuro ed indeciso. Ripeto, è una questione di gusti.
Le scene erotiche non sono troppe e la loro descrizione è conforme al personaggio e alla situazione del momento narrato.

Per chi fosse interessato, inoltre, a "Four" è legata la side story "Freak, Revolution" basata sul migliore amico di Christian, Cooper e la sua relazione con Kerry: sebbene agli inizi, è una storia più esplicita rispetto a quella principale, ma non per questo meno piacevole. Anzi, oserei dire che è più umana e reale questa storia; pur essendo la componente sessuale sviluppata già dai primi due capitoli, le parentesi introspettive offrono uno scorcio di una realtà non lontana da quella attuale.
La componente soprannaturale, al momento di questa recensione, non è presente e la storia può essere compresa anche senza aver letto la prima - anche se i riferimenti a "Four" sono inevitabili.
La side è postata fra le "Originali, Generale".


Link al Lj dell'autrice: http://bufr.livejournal.com/


lunedì 1 novembre 2010

[Harry Potter] Soft: of Dark Marks and Curse scars, di Calanthe

Titolo: Soft: of Dark Marks and Curse scars
Titolo tradotto: Morbida: Marchi Neri e cicatrici da Maledizione
Autrice: Calanthe
Traduttrice: Grace
Categoria: Harry Potter
Rating: R [adatte ad un pubblico maturo]
Genere: Angst
Note: Non consensuale, Post libro 6, Pre Slash.
Stato: One shot
Riassunto: "Quante notti buie Harry dovrà trascorrere a vagabondare per i corridoi di Hogwarts, prima di riuscire a scoprire dove Draco passa ogni suo momento libero? Quando finalmente le loro strade si incrociano, Harry ha una sola cosa in mente. Ambientata durante il sesto libro e compatibile con gli eventi narrati nel Principe Mezzosangue, questa storia contiene ovviamente spoiler minori del libro."

***

E' stato amore a prima vista, con questa shot: talmente ben scritta e talmente IC da non poterla ignorare.
Ci tengo a precisare una cosa fin da subito, come la stessa traduttrice ha fatto nelle note all'inizio della storia: l'avvertimento "non consensuale" non fa riferimento ad atti di violenza e/o stupro.

Quando si parla del pairing Harry Potter/Draco, il più delle volte viene giustificato dall'ossessione che Potter sviluppa nei confronti del purosangue, nonché per la loro storica rivalità.
Concordi tutti con questo punto, la strada che poi decide di percorrere l'autore di fan fiction è la più svariata.
Da autrice, pur amando questo coppia non vi ho mai scritto su, perché pur con la protezione dell'OOC, il rischio di snaturarla è elevato; e da lettrice, posso dire che non è difficile imbattersi in Drarry scritte senza una minima convinzione o struttura o senso logico.

Ciò per cui ho amato questa storia, dall'inizio alla fine, è il modo a mio avviso perfetto con cui i personaggi sono stati caratterizzati. Questa shot è una perfetta What if? o Missing Moment, a voi la scelta, e non si può che apprezzare maggiormente grazie alla magnifica traduzione fatta da Grace.
Incentrata una notte diverso tempo dopo lo scontro fra Harry Potter e Draco Malfoy, che ha visto quest'ultimo colpito da un Sectumsempra, è una shot particolarmente introspettiva - punto di vista di Potter - con quel tocco di angst che rende il tutto più intenso e sentito, che ben si sposa con i toni cupi presenti nelle battute finali della saga.

Per quel che mi riguarda, è il manifesto delle Drarry.

Come detto nella presentazione, Harry cerca di scoprire dove Draco passi il suo tempo la notte, cosa stia tramando. E quando, imbattendosi nel suo rivale, riesce a Schiantarlo, il bisogno di scoprire di più su di lui diventa troppo forte - in maniera morbosa, quasi.
Il suo braccio sinistro è marchiato?
Perché la sua pelle è così tirata; perché le sue unghie sempre così curate, sono spezzate dal nervosismo?
Perché quella guerra esiste?
Tanti perché, che Potter cerca di esplorare e comprendere.
Ci vengono presentati i due personaggi in tutta la loro fragilità, schiacciati da qualcosa - in questo caso, appunto, la guerra e tutte le conseguenze che ne derivano - più grande di loro che li ha costretti ad essere ciò che non vorrebbero essere.
Qualcosa che non potranno cambiare... o forse sì?
O forse, semplicemente, è ormai troppo tardi.

Il finale aperto è azzeccato: in questo modo, pensare di poter collegare la shot all'interno della saga risulta ancora più facile, più semplice.

Vivamente consigliata.

N.B.: è la prima storia che consiglio proveniente dal sito Nocturne Alley: essendo il rating quello che è, per leggerla è necessario iscriversi. 
Non siate pigri e fatelo: non ve ne pentirete ;)



martedì 19 ottobre 2010

[RPF] Lithium, di harderbetterfasterstronger

Titolo: Lithium
Autore: harderbetterfasterstronger
Categoria: Rpf, Attori.
Rating: Rosso
Pairing: Colin Farrell/Jared Leto
Genere: Dark, Drammatico, Erotico.
Note: Au, OOC, Angst e tanti altri warnings. E' una storia forte.
Stato: Completa (dieci capitoli)
Riassunto: Odiava quella casa del cazzo in cui tutti i suoi peggiori incubi si erano avverati, in cui mancavano i mobili perchè il fisco li aveva ritirati. Aveva poco, la sua vita era una miseria. Doveva volare via. Doveva volare via. Si fumò una sigaretta camminando in boxer per la casa, alla ricerca di un nuovo espediente per affrontare la giornata. 


***

Solitamente non amo le Rpf, tranne in particolari casi.
Ho sempre paura di trovarmi di fronte a forzature o sciocchezze.
Questa storia, tuttavia, può benissimo essere letta come Originale, con i due attori, per l'appunto, che fanno il loro lavoro in una trama diretta dall'autrice.
Il pairing Farrell/Leto è spesso utilizzato dalle amanti del film "Alexander", ma in questo caso, la fan fiction non c'entra assolutamente nulla con esso.
Altra cosa: quando dico che è una storia forte, intendo forte. Come la stessa autrice indica all'inizio, vi sono presenti vari warnings da tenere in considerazione: il rating è decisamente nc-17, se siete sensibili ad argomenti come violenza sui minori, autolesionismo, abuso di droga e prostituzione, non leggete.
Perciò, siete avvisati fin da ora.
Ci tengo a precisare un'altra cosa: non amo la violenza gratuita, o insensata - nelle fan fiction, intendo: perché la violenza non è MAI sensata.Ci manca solo fare disastri negli scritti, e siamo a posto, con i tempi che corrono.
Questa storia nasce cruda e termina in maniera cruda.
Questa storia ti sbatte davanti una realtà non piacevole, assolutamente degradante, e lo fa senza tanti giri di parole, sin dal primo capitolo. 
Un Jared che vede solo la merda del mondo, ma che da essa vuole risalire: vuole diventare un musicista, vuole sfondare, vuole vivere... Ma è un circolo vizioso, quello in cui è caduto.
Non può "credere  in un sogno del genere senza gli psicofarmaci e Jared sapeva che aveva bisogno di soldi, per pagare un viaggio". E per drogarsi ha bisogno dei soldi. Per i soldi deve vendersi.
Ma i soldi non bastano mai, la droga non basta mai.
Ed i sogni rimangono tali, la frustrazione aumenta, il desiderio di farla finita pure.
Colin entra nella sua vita con una scopata finita male: la droga ha rischiato di uccidere Jared e lui altro non ha potuto che portarlo in ospedale.
Anche Colin ha i suoi fantasmi, anche lui non desidera altro che redimersi - o provarci, perlomeno.
E tenteranno, insieme.
Nasce come una scopata, cresce come bisogno, diventa sentimento.
Ma, alle volte, tutto questo non basta.
Non quando il passato ti viene a cercare ed ha una pistola tra le mani...

Come storia, è molto scenica: le parole impattano, sono forti, alle volte magari troppo, alle volte solo nella misura giusta. Non viene risparmiato nulla, non viene nascosto nulla.
Ora, c'è chi può più o meno amare l'abbondanza di informazioni; tuttavia, a mio avviso, il tutto non cade mai troppo nel morboso.
I capitoli non sono lunghi e l'introspezione non è tanto data dalla presenza di lunghe riflessioni, quanto da ciò che il narratore decide di svelare e su dove decide di calcare.



"Era innamorato, anche se era una puttana, anche se non meritava niente, anche se prendeva cazzi dentro da quando era un bambino. Voleva amare. Voleva mettere il suo cuore tra quelle mani forti, farselo accarezzare, eventualmente spezzare, qualsiasi cosa pur di scoprire com'era il gusto di quel sentimento."
Lithium - Capitolo 5




lunedì 18 ottobre 2010

[Harry Potter] Il colore del grano, di Ernil

Titolo: Il colore del grano
Autore: Ernil
Categoria: Harry Potter
Rating: Rosso
Pairing: Harry Potter/Draco Malfoy
Genere: Malinconico, Erotico.
Note: One Shot, Angst, What if?, Post II° Guerra Magica.
Riassunto: Il sangue di Draco nasconde un segreto.

***

Quando si dice i mille significati di una frase - mi riferisco all'introduzione, nello specifico.
Anche in questo caso, consiglierei di non fermarsi alla forma della storia - che, pur essendo una shot, ha una discreta lunghezza che accontenta tutti e, soprattutto, vi sono contenuti che meritano sicuramente di essere letti.

Sangue, uno degli elementi portanti della saga di Harry Potter.
Sangue che ha portato a guerre e morti, tutto in nome di una cosiddetta "purezza" intaccata dalla presenza di coloro che maghi non sono. Usato come scusa per ottenere più potere, usato come credo per "depurare" il mondo dagli sporchi Mezzosangue; argomento, quindi, sempre presente nei sette libri.
E chi abbiamo come protagonista, qui, se non un Purosangue per eccellenza?
Draco Malfoy...
Un Draco sempre orgoglioso, anche ora che rischia di essere catturato ed ucciso.
Un Draco che maschera la paura dietro un freddo snobismo, dietro un'ironia sottile e battute saccenti.
Un Draco apparentemente forte, ma fragile, nel senso più stretto del termine: perché lui è emofilo
Ed eccola, la grandiosità della purezza di sangue; ecco l'integrità di sangue non contaminato.
Harry, a protezione di Malfoy - di lui come persona, come amante - si ritrova a riconsiderare tutta la personalità del suo compagno, a pensare "sarebbe potuto morire per un graffio" - e lui, lui l'aveva ferito vicino al cuore.
Ed il corpo di Draco, la sua pelle, altro non diventa che una mappa che raccoglie i sentieri della loro conoscenza, un ricettacolo di ricordi ed un monito di cose da non fare. O da evitare che accadano.
Non una goccia del suo sangue verrà versata, promette Harry.
Nessuna.
Perché il rosso non gli si addice...

Una storia molto bella ed angst, di un'autrice che ammiro molto, di cui sicuramente vi proporrò altre storie.
I protagonisti - Draco, soprattutto - sono a mio avviso IC e vi sono molti riferimenti ad avvenimenti che hanno coinvolti i due giovani nei libri della saga (l'incontro con l'Ippogrifo, il pugno di Hermione, ...), il tutto intrecciato in un'ottima What if? che non sfocia mai nel troppo melenso o sdolcinato.
Anzi...


Harry si affaccia alla finestra, nudo, e guarda le vie polverose dall’alto; sono quasi vuote. Pochi uomini bardati in strani, lunghi vestiti si aggirano, ma le loro voci non raggiungono le orecchie di Harry, se non in stralci scomposti – come una canzone che il cuore di Harry sta imparando a riconoscere, piano piano. 

Harry si riscalda al sole e prende un respiro, e poi si volta e con un solo rapido movimento estrae il lenzuolo dal sotto il corpo di Draco, e facendolo roteare lo butta fuori dalla finestra, e lo guarda attorcigliarsi voluttuosamente nell’aria senza vento, e infine planare sulla terra battuta delle strade come uno degli aquiloni che i bambini fanno volare, leggero e morbido.

Che lo vedano, pensa. Che lo vedano tutti, che non c’è una goccia di sangue.
Il colore del grano - Ernil


Link al LiveJournal dell'autrice: http://ernil-wtf.livejournal.com/

mercoledì 22 settembre 2010

[Harry Potter] Gwendalina (The Last Wish), di Stateira

Titolo: Gwendalina (The Last Wish)
Autore: Stateira
Categoria: Harry Potter
Rating: Arancione
Pairing: Harry Potter/Draco Malfoy
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo.
Note: What if?, Angst.
Stato: One Shot, conclusa.
Riassunto: - Qualche ultimo desiderio, Signor Malfoy?- 
Vincitrice del concorso "And They didn't Live Happily Ever After" di Claheaven e Anfimissi


***

La prima cosa a cui ho pensato, leggendo il titolo, sono state le oche de "Gli Aristogatti".
Quando poi ho visto fra le note "Drammatico", allora ho capito che no, il titolo preannunciava tutto, tranne che qualcosa di simpatico e divertente; uno di quei titoli che ti prendono, ti dicono "leggimi" e ti sbattono in faccia una realtà che è contraria a ciò che suggerisce - una cupa ironia, quasi.
Questa shot è angst - di quelli che cominciano a grattarti la gola ed inumidirti gli occhi, a certi passaggi.
In questa What if? Draco Malfoy è condannato a morte e nelle oscure celle di Azkaban, ai funzionari che gli comunicano il suo verdetto, chiede un ultimo desiderio: rivedere Harry Potter.
Ed è Gwendalina ad accontentarlo - che Gwendalina non è, ma è tanto un "nome adatto ad una vecchia zia che trascorre le sue giornate a bere tè, dimenticata dal mondo."
Harry Potter - il Salvatore, il Bambino Sopravvissuto, l'Eroe del Mondo Magico - arriva, perché  "Potter non avrebbe mai rifiutato. Con che cuore avrebbe negato ad un avversario leale, condannato ad un ben misero destino, di sospirare per un’ultima volta sua faccia? Magari appannandogli un po’ gli occhiali, se ci fosse riuscito."
Grifondoro contro Serpeverde, ancora?
No, solo Draco ed Harry.
Un Draco ormai rassegnato, ma che non perde la sua ironia ed il suo orgoglio - orgoglio di un uomo che non si abbasserebbe a chiedere aiuto ad un "eterno rivale". Un Draco che ti spezza dentro, leggendolo; che non fa nomi per salvarsi, perché è certo che nessuno lo salverebbe; un Draco che è consapevole di essere un pezzo di cornice, nella lotta fra Harry Potter e Voldemor, e che ora altro non è che "l’ultimo angolo a distaccarsi".
Ed allora perché ha voluto vederlo, si chiede Harry.
Semplicemente, perché lui altro non è che il suo ultimo desiderio - e cos'è un desiderio, se non un grande rimpianto?

Una storia intensa, sviluppata ed incentrata nel dialogo fra i due rivali; uno scambio di battute che rivanga il passato, che porta a galla parole non dette - gesti non compiuti -, che sa di definitivo.
Nessuna lacrima, nessuna dichiarazione passionale, nessun rapporto sessuale su un pavimento sudicio.
Solo emozioni di chi sa che il futuro non lo vedrà più e nulla ha da perdere.

Prima, ma non ultima storia di Stateira che proporrò.


martedì 21 settembre 2010

[Romantico] Rondò Veneziano, di Melanto

Titolo: Rondò Veneziano
Autore: Melanto
Categoria: Originale, Romantico.
Rating: Giallo
Genere: Romantico, Commedia.
Stato: Completa, One shot
Riassunto: Un inglese costretto in Italia per un servizio fotografico sul Carnevale, un incontro tra caso e destino, e la magia di Venezia tra maschere, gondole e tramonti sulla Laguna.


***

Ci sarebbero da porre tanti punti su cui richiamare l'attenzione, prima di passare al sodo - ovvero di che parla e com'è la shot.
Un primo proprio riguardante quest'ultima parola: shot, one shot. Di solito, esse vengono un po' "snobbate" a favore delle long fic, perché ritenute troppo corte per regalare emozioni - non tutte, però spesso questo è il pensiero. Bene, precisiamo subito che questa shot non è affatto corta; anzi, per leggerla ti prende via un po' di tempo, proprio perché è ben articolata. Un misto fra shot e mini fic.
Secondo punto: io sono veneta. Padovana, per la precisione, ma per un po' sono stata studentessa universitaria a Venezia. Ben presto la laguna ha perso il suo fascino ai miei occhi - quando devi dribblare fra i turisti, fare cambio di scarpe per l'acqua alta, attendere il treno che arrivi puntuale, evitare la cacca di piccione o gabbiano... beh, sì, Venezia mi perde un po', causa lato puramente pragmatico.
Per questo, quando leggo storie o situazioni riguardanti la città, lo faccio sempre con quel po' di disincanto che possiede chi, effettivamente, non la guarda con gli occhi del turista di passaggio. Un po' cinico, forse, però purtroppo è un mio problema.
Ma il Carnevale è il Carnevale - anche quando ti spezzi le gambe per arrivare a San Marco e ti ritrovi l'acqua alta anche con solo 110 cm. 
Ed è proprio nel periodo del Carnevale che si sviluppa questa shot.

Richard, fotografo londinese, per l'ennesima volta nel periodo carnevalesco viene spedito dal suo capo in Italia, con il compito di immortalare quanto più possibile in questo evento di cui il suo capo sembra essere attratto.
Meta dell'anno: Venezia.
Pur partendo con propositi non certo positivi - per sbrigare il più presto il tutto, arriva addirittura due giorni prima di Martedì grasso - si ritrova conquistato dalla città; ma il clou della storia arriva in un momento del tutto inaspettato per lui. Uno di quegli incontri che puoi fare solo in una città come Venezia, tortuosa ed oscura, dove l'acqua è l'elemento naturale.
Un giovane gondoliere "seduto sulla balaustra che affacciava sul canale, con una gamba piegata davanti a sé e l’altra penzoloni nel vuoto, col rischio quasi di cadere di sotto, se l’avessero urtato. Il capo chino, coperto di riccioli biondo scuro, gli celava il viso e lo sguardo, che sembrava intento a leggere il giornale."
Non ci pensa due volte, Richard, ad estrarre la macchina e fotografare.
Ed è così che incontra l'altro protagonista della storia, Giacomo - Giacomo con il suo dialetto veneziano, con i suoi modi smaliziati, con il suo sorriso e la fossetta al lato della bocca.
Giacomo il gondoliere, che lo conduce come un novello - e più piacevole - Caronte tra i meandri della città.
Ed è un gioco di battute, di sottile attrazione, di curiosità...
Ma all'ultimo, Richard si ritira, senza allungare la mano per cogliere la mela e non tanto per mangiarla, ma osservarla da vicino.
Che sia la fine di tutto? Che il sottile languore provato con quello sconosciuto ed affascinante gondoliere non fosse altro che una suggestione creata dal momento?
Del resto, si dice, quante probabilità ci saranno per rivederlo, quando il Carnevale è ormai alle porte?
Ma forse dimentica una cosa: Venezia è pur sempre una città magica, pur nei suoi difetti.
E tra una Bauta dispettosa, un Nikon sgraffignata ed una sfida troppo allettante per scappare nuovamente, il destino farà il resto...

La consiglio vivamente: i personaggi sono ben delineati, Giacomo è un mascalzone adorabile; Richard è un pagliaccio da prendere a bastonate, ma fin troppo tenero con le sue titubanze - e fin troppo giocabile dallo scaltro veneziano.
Melanto è un'ottima autrice e non mancherò di segnalare altre sue storie, ma voi fate lo stesso un salto nel suo profilo!

Link al LiveJournal dell'autricehttp://melantomon.livejournal.com/